Che cos’è il counseling

Un aiuto nelle difficoltà

Per migliorare la qualità della vita della persona

Il counseling professionale è un tipo di relazione d’aiuto il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita della persona, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione. Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi e rinforzare capacità di scelta o di cambiamento. Utilizza varie metodologie, mutuate da diversi orientamenti teorici, favorendo lo sviluppo e l’utilizzo delle potenzialità già insite nel cliente, aiutandolo a superare quei problemi che gli impediscono di esprimersi pienamente e liberamente nel mondo, e può avvenire in ogni tipo di contesto  (privato, aziendale, socio-sanitario, scolastico) e a livello individuale, di coppia, familiare o di gruppo.

E’ specificamente nella relazione che si evidenzia il ruolo e la competenza del counselor, mirata a favorire la soluzione di difficoltà esistenziali. Egli quindi non fa terapia né psicoterapia e non opera cure di nessun genere: è nella sua capacità di instaurare un rapporto empatico profondo con il cliente e di mantenere nei suoi confronti un atteggiamento non giudicante, non paternalistico e di accettazione positiva incondizionata che si fonda il suo intervento.

Favorire la consapevolezza

La relazione di counseling mira a favorire nel cliente la presa di coscienza di una o più soluzioni possibili al problema che gli crea disagio esistenziale e/o relazionale, agevolando un maggiore contatto con sé e con gli altri. Nella vita di tutti infatti possono capitare momenti di crisi, dovuti a difficoltà specifiche e a traumi legati alla ‘fragilità’ dell’esistenza (lutti, malattie, incidenti, fallimenti, separazioni, cambiamenti di lavoro o di casa), o a naturali passaggi esistenziali (sono le crisi ‘evolutive’, inerenti processi di crescita, dalla pubertà, alla relazione di coppia, alla nascita di un figlio, alla menopausa), durante i quali c’è bisogno di un aiuto amorevole, più che di consigli.

Nella nostra società, ormai così parcellizzata e priva di figure di riferimento (le grandi famiglie non esistono più, i nonni vivono altrove, il medico di famiglia e il parroco sono pressoché scomparsi), trovare una ‘spalla’ cui appoggiarsi è sempre più raro, se non impossibile. Il counselor può essere quel consigliere/confidente dotato di ascolto empatico che, grazie alle proprie capacità e competenze, è in grado di fornire a chi gli si rivolge l’appoggio necessario ad affrontare la crisi e a risolverla, facendo emergere e valorizzando le risorse individuali.